Se preferite, ci diamo del “tu”. Mi chiamo Fabrizio, mi occupo della gestione dell’Agenzia matrimoniale ma Il riferimento al titolo non è pirandelliano*, sono infatti coadiuvato da un gruppo di collaboratori tra i quali una psicologa e la sua assistente amministrativa, un fotografo, una interprete e due legali esperti di entrambi gli ordinamenti giuridici interessati, italiano e russo. Coloro appena citati lavorano e vivono in Russia, ergo spiegato l’utilizzo del plurale del termine.
Chi sono io, allora?
Professionalmente, nasco come intermediario assicurativo, attività che continuo a svolgere da alcuni anni, alla quale mi sono poi interamente dedicato dopo aver conseguito la laurea in Scienze sociali c/o L’Università Cattolica di Milano nel 2005, (Sc. Politiche ad ind. politico-sociale, vecchio Ordinamento); per formazione sono abituato a consolidare un rapporto fiduciario con le persone con cui lavoro, mentre per “vocazione” ho una propensione ad interessarmi ai fenomeni di natura sociale, grazie anche alla mia pregressa formazione dalla quale ne ricavo una buona base cognitiva, per dedicarmi anche a questo importante incarico.
Dal versante personale, sono sposato felicemente con una splendida ragazza russa moscovita di nome Olga, da Marzo 2009: entrambi viviamo in Italia dopo esserci frequentati continuamente nell’arco di soli circa 8 mesi, prima di convolare a nozze.
Ora, convinto della mia scelta di vita, chiedo io a voi, di rivelarmi chi siate: intendiamoci, l’analisi sarà utile per applicarla al mio metodo di ricerca. Per agevolarvi nel vostro percorso, nel quale potrete cercare la vostra “Lei” risparmiando di sicuro denaro, tempi ed energie, potrò indicarvi in quale tipo di “ambiente sociale” si giocheranno le rispettive scelte, quelle vostre e delle vostre potenziali partners , in un’era senza confini apparenti, nella quale è ora paradossalmente più complicato incontrarsi davvero ma non impossibile!
*Ndr: per una comprensione universale e non frutto della sola psicologia, mi riferisco all’opera “Uno, Nessuno e Centomila” del citato autore, con l’analisi oggettiva della “disgregazione del’io”.